Quale bambino non ha mai manifestato in qualche modo la paura verso l’esistenza dei mostri? E’ un timore comune che non li fa stare tranquilli, al punto da sentire l’esigenza di parlarne con i genitori. Li condiziona rendendoli vulnerabili ed insicuri. Questa, insieme ad altre può comparire intorno ai 3-5 anni. Può essere accompagnata dalla paura del buio o della notte più in generale.
Noi genitori come possiamo affrontare con i figli un momento così delicato per loro?
Ciò che occorre sapere è che è giusto prendere sul serio il bambino, senza minimizzare il suo problema, anche se ai nostri occhi esso appare obiettivamente come una sciocchezza in quanto surreale.
La paura dei mostri si manifesta soprattutto in prossimità o durante la notte o comunque quando è ora di andare a dormire, questo perché in quel momento il bambino si sente più insicuro e ha paura del distacco dai genitori. La sua stanza diventa ai suoi occhi, il nascondiglio perfetto per creature malvagie, un’ombra dietro la tenda diventa motivo di panico e non lo fa riposare serenamente.
Ci sono bambini che manifestano apertamente questa loro paura ed altri che preferiscono non parlarne, ma comunque la esternano in altre maniere, ad esempio attraverso un disegno o con comportamenti inusuali che il genitore il più delle volte, individua prontamente.
Quindi è importante che mamma e papà si rendano conto che il proprio figlio sta vivendo un grande disagio, che va affrontato e conseguentemente superato.
Spesso alla base di questa paura c’è la confusione tra realtà e finzione. I mostri sono presenti in numerosi cartoni animati, in libri e può risultare difficile per i bambini rendersi conto di cosa sia reale e cosa sia invece frutto della fantasia. Ecco perché non basta cercare di convincerli che la loro è una paura senza alcun fondamento, ma può risultare più utile mostrarsi comprensivi ed in grado di affrontare seriamente la questione. Può essere di grande aiuto leggere insieme un libro per bambini che affronta proprio questa tematica, oppure controllare insieme sotto il letto o dietro le tende e verificare che effettivamente non ci sia nessuno. Credo sia utile anche fare con il bambino, il gioco delle ombre, per far comprendere che ciò che può vedere quando si trova al buio, è solo il riflesso degli oggetti presenti in camera. Certamente non può mancare una luce notturna, sempre accesa in modo da poter aiutare il piccolo a dormire più serenamente.
A volte può capitare che durante la notte il bambino si svegli dopo aver fatto un incubo e non comprenda che si tratti solo di fantasia, in quel caso verrà a cercare i genitori per essere rassicurato e ciò che dobbiamo fare è proprio questo, manifestargli la nostra più totale comprensione dimostrando che gli siamo vicini in questo momento difficile per lui.
Riassumendo, non banalizziamo la questione perché per i bambini è un problema serio (come ci sentissimo se qualcuno lo facesse con noi?) e cerchiamo di affrontarla con loro nel miglior modo possibile, con delicatezza e dolcezza.