Impariamo a mettere in ordine

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Chissà quante mamme vorrebbero avere il tocco magico di Mary Poppins per poter mettere in ordine le camerette dei loro piccoli con facilità ed un semplice schiocco di dita. Beh, anche a me viene spesso questo desiderio, perché diciamocelo chiaramente: se da un lato vorremmo ricoprire i nostri piccoli di giocattoli che stimolino la loro inventiva e fantasia, dall’altro ci pesa proprio tanto dover poi mettere tutto in ordine, in considerazione del fatto che nel momento stesso in cui abbiamo finito, i nostri figli pensano bene di rimettere di nuovo tutto fuori dalle loro scatole straripanti di macchinine e bambole varie. Il vero problema è che i giocattoli sono spesso piccoli, si smontano e sparpagliano in giro per tutta la casa (chi non è mai inciampato su un pezzo di quei famosi mattoncini di plastica che se pestati provocano un dolore allucinante?).
Ecco perché è importante che fin da piccoli venga trasmessa la regola di rimettere tutto in ordine quando si finisce di giocare.

A parte gli scherzi, insegnare ai nostri figli a riordinare è importante oltre che utile. Può sembrare difficile ma, come molte altre cose, è attraverso il gioco che trasmettiamo loro regole e abitudini. Farci aiutare mentre riponiamo le loro cose è fondamentale affinché essi non vivano questo compito come qualcosa di imposto e dunque noioso, ma solo come un’attività che fa parte del momento del gioco e che impareranno a svolgere in autonomia.
Anche io con mio figlio faccio così, sia quando decidiamo di giocare con qualcos’altro che quando abbiamo finito il tempo dedicato al gioco. Data la sua tenera età, quando era piccolo era piuttosto complicato fargli capire perché occorreva sistemare ma, crescendo è diventata quasi una sua curiosità capire perché fosse utile rimettere ogni cosa al suo posto.

Occorre sistemare semplicemente perché altrimenti la cameretta o in generale l’angolo dei giochi diventerebbe un caos e renderebbe invivibile la casa.
All’inizio il bambino potrebbe rifiutarsi perché non vede l’ora di giocare, ma occorre avere pazienza e spiegare con calma che riordinare è una cosa normale e che fa parte dell’attività stessa del gioco. Non dimentichiamoci che i bambini imparano tantissime cose osservando i nostri comportamenti e dunque è fondamentale che noi genitori diamo il buon esempio soprattutto fin da quando il bambino è piuttosto piccolo e dunque ancora incapace di riporre il gioco. Se vede un adulto sistemare il giocattolo dopo aver finito di usarlo, diventerà per lui naturale farlo al termine dell’attività.

E, per citare nuovamente la cara Mary Poppins, in fondo basta solo un po’ di zucchero affinché la pillola vada giù; può essere utile presentare il momento del riordino come un gioco esso stesso. Si potrebbe inventare una gara per vedere in quanto tempo il bambino riesce a riporre tutto, oppure potrebbe essere utile “premiarlo” con un “bravo” quando ha finito, lodando il suo comportamento.

Una curiosità che ho notato è che mio figlio, quando mi vede fare le faccende di casa mi chiede spesso perché le faccio. Io rispondo che è naturale riordinare altrimenti la casa diventerebbe invivibile e sporca. E in tutta risposta anche lui spesso mostra la volontà di aiutarmi, proprio come a volte faccio io con lui quando mette in ordine i suoi giocattoli.

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