Questo è certamente uno di quei cartoni animati Disney che da piccola vedevo volentieri ed è per tale ragione che l’ho rivisto anche con Giorgio, che ha particolarmente apprezzato il personaggio di Merlino, un buffo e simpatico mago.
La storia è abbastanza conosciuta anche perché si basa sulla leggenda di come Artù divenne re d’Inghilterra. Nel film però il protagonista è un giovanissimo Artù, soprannominato Semola che, rimasto orfano accompagna il fratellastro Caio, in una battuta di caccia, durante la quale fa la conoscenza di Mago Merlino. Quest’ultimo decide di istruire il giovane Semola ma lo fa in un modo un po’ bizzarro, ovvero trasformando egli stesso ed il ragazzo, in vari animali. Dapprima saranno pesci per conoscere il mondo della fisica, poi diventeranno scoiattoli per studiare la gravità ed uccellini per imparare a volare.
Caio viene nominato cavaliere e Semola diventa suo scudiero, ma quando recatisi a Londra per un torneo, il giovane dimentica la spada di Caio, corre per la città in cerca di un’altra spada da poter dare al fratellastro. Di fronte ai suoi occhi appare una spada conficcata su di una roccia e la estrae, portandola a Caio. Quando tutti gli altri notano la spada, restano increduli perché chiunque fosse stato in grado di prenderla, sarebbe diventato re d’Inghilterra e fino ad allora nessuno c’era riuscito. Semola afferma di essere stato proprio lui ad estrarla e viene deriso, fino a quando non mostra a tutti, ciò che era riuscito a fare poco prima. La gente allora lo applaude e lo nomina re.
Il messaggio che tale film vuole trasmettere è piuttosto evidente: è importante credere sempre in sé stessi e nelle proprie capacità anche se sembra difficile raggiungere gli obiettivi che ci eravamo fissati. Si tratta senza dubbio di un percorso lungo e a volte complicato, durante il quale si potranno commettere degli sbagli, ma saranno questi a farci andare avanti e ad insegnarci come affrontare le sfide che la vita ci riserva.